Una tesi di laurea sull’intelligenza artificiale di Bang!

Qualche mese fa la studentessa Monika Danilàkovà si è laureata in Informatica presso la prestigiosa Università Carolina di Praga con una tesi dal titolo Artificial Intelligence for the Bang! Game: in pratica ha studiato il gioco e scritto cinque algoritmi capaci di giocare a Bang!, con tanto di server e client scritti in C# utilizzabili per giocarci. Il suo lavoro è stato giudicato “eccellente” dalla commissione. Per chi fosse curioso a questo indirizzo si può trovare il testo della tesi (scritta peraltro in un ottimo Inglese, come richiesto dal piano di studi).

Per la cronaca è la terza tesi di laurea scritta su Bang! di cui ho notizia.
La prima in ordine cronologico è stata quella di un altro studente della Repubblica Ceca, Michal Čevora, intitolata KBang e incentrata sul modo di far giocare online a Bang! più giocatori umani. Michal si è laureato nel 2009 in Informatica sempre all’Università Carolina di Praga e il suo programma, rilasciato liberamente su Internet per i sistemi Windows e Linux, ha goduto di un grande consenso fra gli appassionati in un periodo in cui non c’era ancora la versione elettronica ufficiale: fra l’altro consentiva di chattare ricreando un po’ quell’atmosfera di chiacchiericcio, bluff parlati, giustificazioni del gioco e accuse incrociate caratteristiche delle partite a Bang!. Purtroppo il testo della sua tesi, di oltre 40 pagine, è in lingua, quindi praticamente incomprensibile per chi non conosce il Ceco.
La seconda tesi è invece tutta italiana: si tratta infatti di Per un pugno di carte. Il successo dello spaghetti card game all’italiana, tesi in Sociologia e Comunicazione dell’Università di Roma “La Sapienza” dell’anno accademico 2010-2011 scritta da Giulio Tedeschini Lalli, avente come relatore la prof.ssa Silvia Leonzi e come correlatore il prof. Giovanni Ciofalo. La tesi è uno studio sociologico del gioco (prendendo come riferimento, ovviamente, le definizioni del sociologo Roger Callois), e in particolare dei giochi di carte prendendo poi come caso di studio proprio Bang! e le sue espansioni, studiandone la comunità di appassionati, l’universo narrativo, le caratteristiche strutturali e il mercato (incluso il plagio cinese).

Ci si può chiedere come mai ben due tesi di laurea su Bang! (nonché anche il primo lungometraggio e un serie di cortometraggi di cui parlerò magari in un’altra occasione) provengano dalla Repubblica Ceca: la soluzione sta nel fatto che questo mercato è il maggiore protagonista in Europa, responsabile di quasi la metà totale delle vendite nel Vecchio Continente. Perché? Se lo chiede anche lo stesso Tedeschini Lalli nel suo lavoro, e la risposta sembra essere duplice. Da un lato il distributore in Cechia e in Slovacchia è la Albi, che è uno dei più grandi nomi in fatto di giochi e che detiene anche i diritti, fra l’altro, anche di Coloni di Catan, e fin dall’inizio ha spinto il gioco in maniera incessante. Dall’altro in quel paese c’è una cultura molto legata al West, un po’ come in Italia: infatti non molti sanno che durante la Guerra Fredda vennero girati dei film western “locali” dentro il blocco sovietico, detti Ostern Western (o Red Western); in particolare nella Repubblica Ceca un film satirico del 1964 è diventato leggendario ed entrato nell’immaginario popolare: si tratta di Limonàdový Joe (o Lemonade Joe), da cui prende ispirazione il personaggio di Bang! omonimo inserito nell’espansione Valley of Shadows.

Non è un mistero, poi, che il Politecnico di Pechino abbia istituito dei corsi di “Strategia di SanGuoSha“, che è il plagio conclamato di Bang!: chissà se qualcuno da quelle parti ha scritto anche qualche tesi in proposito…

EmilianoSciarra

Sono autore di giochi, scrittore, musicista, programmatore analista e grafico pubblicitario, nell’ordine.

Il mio gioco più famoso è BANG! (dV Giochi, 2002), un gioco di carte speciali ambientato nel Far West. Il mio libro più importante finora è L’Arte del Gioco (Mursia, 2010), un saggio divulgativo di ludologia.

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