Adech

Martedì 25 novembre (ore 21, Cinema Alfieri a Firenze) c’è l’anteprima nazionale del film indipendente Adech, di cui ho scritto quasi tutte le musiche.

Si tratta di un lungometraggio, opera prima di Alessandro Cecchini (conosciuto come cabarettista anche se il film è serio, autore anche di un paio di temi musicali che ho completato e arrangiato), girato a Pistoia e dintorni, con un soggetto interessante: è la storia, in parte simbolica, di Sofia Credi (la brava Lavinia Parissi) che dice di aver trovato un rimedio per guarire qualunque malattia, disponibile a tutti a un prezzo irrisorio. Le guarigioni inspiegabili sempre più numerose alimentano il fenomeno che attira ovviamente l’attenzione delle grandi aziende farmaceutiche, pronte a tutto pur di capire cosa succede e bloccarne la vendita, finché Sofia Credi viene rapita: a quel punto una giornalista (Giusy Landi) inizia a indagare con l’aiuto di un professore universitario (interpretato dallo stesso Cecchini), ma a complicare la situazione ci sono le analisi del prodotto “miracoloso” che sembra non contenere altro che acqua…

Con un cameo di Alessandro Benvenuti, il film propone un viaggio alla scoperta della realtà che ci circonda, al di là delle semplici apparenze fisiche oggi documentabili. Per chi è interessato, c’è il sito ufficiale del film, il trailer (con musiche non mie!) e la scheda del film su Mymovies.

Sulla qualità del film non mi pronuncio anche perché non sono un critico cinematografico: posso solo testimoniare che la scrittura di una colonna sonora per un film è un’esperienza affascinante e stimolante, ancora di più rispetto alle musiche per un lavoro teatrale. Nei film, infatti, sono possibili dei connubi grandiosi fra musica e scene altamente spettacolari, che ovviamente non possono esserci in un ambiente ristretto come un teatro; idem dicasi con alcuni artifici tipici della “settima arte” come primi e primissimi piani, inquadrature particolari, scelte di montaggio eccetera, che ampliano le possibilità espressive.

I limiti stringenti di tempo imposti dal montaggio e dalla regia vincolano in maniera spesso positiva la creatività del compositore, costringendolo ad adattare un intero tema magari in 30 secondi o meno senza perdere l’essenza di quello che si voleva trasmettere: una sfida niente male.

Il film, essendo indipendente, non può godere dei budget faraonici del cinema mainstream e non è attualmente nei normali circuiti di distribuzione cinematografica: la prossima proiezione prevista è il 2 febbraio al Cinema Globo di Pistoia.

EmilianoSciarra

Sono autore di giochi, scrittore, musicista, programmatore analista e grafico pubblicitario, nell’ordine.

Il mio gioco più famoso è BANG! (dV Giochi, 2002), un gioco di carte speciali ambientato nel Far West. Il mio libro più importante finora è L’Arte del Gioco (Mursia, 2010), un saggio divulgativo di ludologia.

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