Quando il mondo accademico si occupa di giochi è sempre una buona notizia, perché finora non è che si sia interessato molto dell’ambiente ludico, se si escludono alcune eccezioni come gli studi comportamentali o pedagogici.
Finora le iniziative sono state sporadiche: un paio di corsi al Politecnico di Milano, master di cui è difficile trovare traccia, perfino qualche raro indirizzo di laurea in Videogiochi, i quali sono l’obiettivo primario (per non dire l’unico) di queste proposte dato il suo mercato gigantesco che muove decine di miliardi di dollari l’anno.
Per questo è davvero una notizia con i fiocchi l’istituzione del Master in Game Design da parte della prestigiosa LUISS di Roma “Guido Carli”.
Si tratta di un progetto di 300 ore che partirà ad aprile di quest’anno e che presenta una serie di corsi davvero interessanti e originali: infatti oltre agli scontati corsi di Videogioco e Strategie transmediali e crossmediali e agli indispensabili Fondamenti di Game Design troviamo pure Dinamiche educative e culturali nel gioco, Consumi ludici e user experience, Gioco formativo, Gioco di Ruolo, Eventi e comunicazione nel contesto ludico italiano, Imprenditorialità ludica, Storia del gioco italiano, Wargame e – dulcis in fundo – Boardgame e Carding game, che è il corso di mia diretta pertinenza.
Come si vede il taglio, rispetto ad altri corsi e master, vola maggiormente in alto rispetto ai soli videogiochi e vuole spaziare su un orizzonte molto più vasto, dove il gioco elettronico è solamente una delle tante declinazioni dell’applicazione ludica. La formazione è quindi a 360 gradi e darà ai partecipanti una vera e propria cultura ludica staccata dalle contingenze tecniche del momento. Si vede chiaramente l’impostazione della LUISS più verso l’imprenditorialità che verso l’applicazione immediata: si tratta di una base formativa per essere in grado di proporre, sviluppare e gestire idee ludiche di ogni tipo, anche in grande, più che per diventare programmatore di App – un indirizzo che approvo in pieno e che mi piace molto. In effetti gli sbocchi professionali dichiarati non si limitano a Game Designer, ma ci sono anche Game Specialist in H/R e Formazione Aziendale, Game Producer, Start-upper e Imprenditore dei mercati ludici, Analista e consulente per la Game Industry.
I docenti sono alcuni fra i nomi più importanti dell’industria ludica (certo, non tutti): nel mondo del gioco da tavolo sono presenti infatti Alessio “Warhammer” Cavatore, Matteo “Sine Requie” Cortini, il conduttore radiofonico, storico e scrittore Sergio Valzania, il responsabile di LuccaGames Emanuele Vietina, il decano Marco Donadoni, il cofondatore di Asterion Luca Cattini e anche il sottoscritto, che come detto è assegnato al corso di Boardgame e Carding game. Inoltre ci sono pure personalità provenienti da altri campi come Ilaria Mariani (ricercatrice di comunicazione e Game Design), Francesca Antonacci (pedagoga), Raffaele Gaito (cofondatore della sviluppatrice di videogiochi Mangatar), Roberto Semprebene (semiologo) ed infine Enrico Gandolfi (sociologo), che è uno degli ideatori e coordinatori di tutto il corso, autore del recente Generazione Nerd (ed. Mimesis, 2014) presentato proprio a Lucca lo scorso novembre. Anche qui, come si vede i videogiochi, pur nella loro innegabile importanza e tracotanza nel mercato globale, sono visti in maniera più distaccata ed equilibrata, una dote davvero rara.
Si tratta comunque di una prima edizione, e se il corso avrà successo si potrà ampliare l’offerta formativa e allargare il raggio d’azione.
Ci vediamo con chi sarà a frequentare il master: di sicuro sarà, anche per me, un’esperienza nuova e stimolante.
Aggiornamento: l’inizio del Master è stato posticipato a gennaio 2016.