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FARMED

FARMED

FARMED è un gioco sviluppato su commissione e in collaborazione con l’IFAD, l’Agenzia dell’ONU che si occupa di divulgare e investire su uno sviluppo sostenibile e appropriato delle risorse agricole. E’ il risultato di un percorso iniziato nell’autunno del 2019 e che ha coinvolto diversi soggetti e professionalità per la realizzazione di un gioco da tavolo semplice e immediato ma capace nel contempo di veicolare concetti profondi e importanti come l’adattabilità al clima, la corretta nutrizione, l’inclusione delle donne e dei giovani nei processi lavorativi e il giusto modo di approcciarsi al mercato e alla gestione di campi e fattorie. Il fulcro di tutto questo progetto era proprio la progettazione del gioco, e per questo i responsabili dell’IFAD hanno deciso di affidarsi a un game designer professionista: scelta molto sensata, perché nessuno si sognerebbe di affidare la creazione di un jingle pubblicitario all’amico che strimpella la chitarra, o l’illustrazione ...

Gli Scacchi Politically Correct

Gli Scacchi Politically Correct

Recentemente qualche genio si è lamentato che gli Scacchi rifletterebbero un atteggiamento razzista perché fra l’altro i Bianchi muovono sempre prima dei poveri Neri.In effetti è ora che il vergognoso regolamento degli Scacchi originario sia aggiornato. Signori, ecco quindi a voi il regolamento degli Scacchi Politically Correct: ci sono anche i pezzi Rossi e Gialli, così come le caselle, altrimenti si escludono le minoranze asiatiche e quelle native americane; la Regina vale almeno quanto il Re, altrimenti è una visione maschilista e patriarcale; si può scegliere se partire con due Re o due Regine e poter trasformare l’uno nell’altra, per rispettare le comunità LGBT; contro l’olocausto dei Pedoni, al bando tutti i gambetti in cui si sacrificano e la variante del povero Pedone Avvelenato! contro lo sfruttamento degli animali, il Cavallo non può essere mosso per più di due mosse di seguito e mai, dico mai, sacrificato; i pezzi non vengono “catturati” o peggio ancora ...

Presentazione Libro “Il Simbolismo dei giochi”

Presentazione Libro “Il Simbolismo dei giochi”

Sabato 1° aprile ore 16 al PLAY di Modena (primo piano, Sala 30) siete tutti invitati alla presentazione ufficiale della nuova collana di libri dedicati al mondo ludico: “InGioco”, della Unicopli, di cui sono il Direttore Editoriale (con Andrea Angiolino a supporto). Si tratta praticamente di un unicum nell’editoria italiana per quanto riguarda argomento e taglio, e quindi è un evento nel suo genere. I primi due volumi, già disponibili, sono la riedizione del sempre richiestissimo “Giocatori non biologici in azione” di Cosimo Cardellicchio e l’inedito “Il Simbolismo dei giochi” del sottoscritto, di cui parlerò un po’ più dettagliatamente nei prossimi giorni. Contestualmente sarà presentato anche un altro volume che non fa parte della collana ma che in qualche modo è molto vicino al mondo ludico: “Numeri” di Dario De Toffoli, Dario Zaccariotto e Silvia De Toffoli. Alla presentazione, oltre agli ...

La Top Ten dei commenti sulla sentenza

La Top Ten dei commenti sulla sentenza

Dopo la sconsolante sentenza della giudice del Texas che ha negato il plagio di Bang! e, di fatto, reso impossibile il copyright dei giochi negli USA, come prevedibile si sono scatenate le reazioni del mondo ludico. Oltre alle attestazioni di stima e di solidarietà ci sono state anche quelle di chi non sa o non ha capito alcuni aspetti fondamentali della questione. A me piace discutere, ma non ho tempo per rispondere alle stesse osservazioni fatte da chi ignora come stanno certe cose. Ecco quindi una classifica dei commenti di questo genere con le informazioni necessarie: 10° posto: “E’ una mossa pubblicitaria”. Magari fosse così. Gli avvocati americani si fanno pagare a minuti e le attività vengono conteggiate minuziosamente, compresa anche solo la lettura di una mail (la risposta, ovviamente, viene contabilizzata a parte). Con quello che la dV ha speso per il processo avrebbe potuto mandare una serie di spot ...

Le donne giocatrici

Facendo seguito a un post di Giorgia Pandolfo, pubblico un articolo originariamente scritto per la rivista CoachMag in cui dettaglio qualche differenza fra il modo di giocare degli uomini e delle donne derivato dalla mia esperienza personale, fra il serio e il faceto. Premetto e ribadisco, a scanso di equivoci, che non voglio assolutamente generalizzare e che le mie sono più che altro osservazioni statistiche, non giudizi né, ci mancherebbe, pregiudizi. Per chi volesse altri spunti l’argomento consiglio il piccolo ma notevole lavoro di Marco Donadoni, “Le donne, i cavallier, l’armi e i lavori. Meditazioni sui modelli di relazione e di management al femminile partendo da un’esperienza di gioco”, Società Editrice Dante Alighieri, 2011. Che l’uomo e la donna siano sostanzialmente uguali è un dato di fatto, ma ciò non toglie che il modo in cui vivano il gioco si dimostri differente, e capirlo può aiutare a trovare la chiave ...

EmilianoSciarra

Sono autore di giochi, scrittore, musicista, programmatore analista e grafico pubblicitario, nell’ordine.

Il mio gioco più famoso è BANG! (dV Giochi, 2002), un gioco di carte speciali ambientato nel Far West. Il mio libro più importante finora è L’Arte del Gioco (Mursia, 2010), un saggio divulgativo di ludologia.

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